Progetto PSI-Online: esempio di archivio digitale

Verrà presentato ufficialmente il 3 ottobre, ma è già in rete: PSI-Online è il Progetto di digitalizzazione, schedatura e pubblicazione online dei Papiri della Società Italiana.

Nato dalla collaborazione scientifica e progettuale fra l’Università degli Studi di Cassino-Dipartimento di Filologia e Storia, la Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, l’Istituto Papirologico “G. Vitelli” e l’Accademia Fiorentina di Papirologia e di Studi sul mondo antico, il progetto ha richiesto molti anni di lavoro tecnico e concettuale, il prototipo risale al 2006.

Questo impegno ha portato a concentrare una collezione di reperti fisicamente lontani, consultabili senza rischio di danneggiamento e con la possibilità di essere confrontati fra loro, azioni impensabili senza la tecnologia adeguata.

In questo archivio digitale, vengono raccolti tutti i papiri editi della Società Italiana per la ricerca dei papiri greci e latini, conservati presso la Biblioteca Laurenziana, l’istituto papirologico “G. Vitelli”, il Museo archologico del Cairo e il Museo greco-romano di Alessandria d’Egitto.

Attraverso la ricerca nel database si accede alle immagini dei papiri digitalizzate in alta risoluzione e accompagnate da accurate schede descrittive che ne indicano: segnatura, numero di inventario, luogo di provenienza, datazione, contenuto, materiale e tipologia del supporto, bibliografia sintetica; appositi simboli riportati su ciascuna scheda segnalano: la direzione delle fibre (nel caso di supporto papiraceo), la riutilizzazione del reperto (papiri opistografi) e l’eventuale ricongiungimento con altri frammenti.

PSI-online è un ottimo esempio di conservazione documentale. Quando si parla di nuove tecnologie, spesso si dimentica il legame fortissimo che hanno (o dovrebbero avere) con il settore umanistico. Grazie al lavoro delle istituzioni coinvolte, non solo questi papiri sono consultabili in qualunque momento da qualunque luogo nel mondo, ma la digitalizzazione li ha impressi per sempre in immagini, allungando la loro vita materiale e culturale.

 

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