Si parla spesso di archivi, ma raramente di archivisti. Eppure gli archivisti sono coloro che custodiscono la memoria, sono coloro che mettono ordine e possono dare un senso al passato conservato in un archivio. Allo stesso modo, per molti è difficile pensare all'archivio come un luogo vivo, poichè spesso ci si immagina scaffali polverosi pieni di documenti e carta ingiallita. Sicuramente, però, c'è un archivio che smentisce palesemente questo stereotipo e che sarebbe capace di meravigliare chiunque: l'archivio fotografico del National Geographic.
Kathryn Carlson, qualche mese fa ha girato un video su Bill Bonner, l'archivista del National Geographic.
Bill Bonner è il custode di circa otto milioni di immagini della collezione storica del National Geographic, per cui lavora da 31 anni. Lavora da solo, in un ambiente freddo (18°C fissi al 35% di umidità, per preservare i materiali) e senza finestre dei sotteranei della sede principale di Washington. Anche se passa le giornate per lo più in solitudine, a tenergli compagnia sono le milioni di persone immortalate nelle foto, che lui considera sue antenate.
Tratta ogni fotografia come il più grande tesoro del mondo e di ognuna conosce la storia, sa chi è il fotografo che l'ha scattata, dove è stata scattata e per quale servizio. La Carlson racconta che il rispetto di Bill per ogni foto scalda il cuore, crede che ogni immagine contenga una memoria e che molte di queste memorie siano state sepolte vive. Il mondo esterno le ha dimenticate, anche se sono traccia del suo passato.
L'archivista rende omaggio ogni giorno alle vite delle persone immortalate in quegli attimi, tenendo al sicuro quelle immagini nella sua memoria e condividendole con chiunque voglia sapere.
Per chi pensa che Washington sia troppo lontana, il National Geographic ha aperto un account Tumblr con delle meravigliose foto d'archivio.
Articolo originale e foto sono tratti da http://proof.nationalgeographic.com/2014/01/27/the-archivist/